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Scatta il piano per fronteggiare l’ondata di freddo

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(fonte : SDS )

PISA, Sabato 24 gennaio 2018 – La navetta del cuore. E’ quella che da due sere, fra le 21 e le 23.30, carica le persone che vivono in strada all’altezza dell’ex Annona della Polizia Municipale, proprio alla fine della discesa del cavalcavia di San Giusto, per trasportarle al Cep, dove, nei locali della Misericordia, da giovedi notte è stato attivato un dormitorio d’emergenza in grado di accogliere fino a dieci persone. E’ una delle risposte messe in campo dalla Società della Salute della Zona Pisana e dai progetti “Homeless” e “Strada Facendo”, la cabina di regia che coordina tutti gli interventi nell’area della cosiddetta “alta marginalità”, insieme alla stessa Misericordia ma anche a Cisom (Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta), Croce Rossa e Pubblica Assistenza per rispondere all’emergenza freddo che investirà tutto il Paese, Toscana inclusa, a partire da domani (domenica 25) a causa di Burian, la perturbazione in arrivo dalla Siberia, che farà scendere le temperature al di sotto del livello di guardia. A Pisa, secondo Lamma Toscana, la colonnina di mercurio, nel giro di poche ore, scenderà di sette o otto gradi passando da una massima di 12 e una minima di otto gradi a rispettivamente, zero e cinque gradi, rimanendo poi costante fino a giovedi.

“Abbiamo messo in campo uno sforzo straordinario aggiuntivo che va ad integrarsi con gli altri servizi per la cosiddetta “emergenza freddo” già messi in campo da novembre per venire il più possibile incontro alle persone che, pure a Pisa, vivono in strada e, dunque, sono già duramente provate dalla vita e spesso con problemi, non solo di ordine economico e sociale, ma anche relazionale e sanitario, acuite proprio dalla condizione di senza dimora “ spiega la presidente della SdS Pisana Sandra Capuzzi durante la conferenza stampa di presentazione di tutti i servizi messi in campo proprio per venire incontro ai cosiddetti senza dimora. “Stimiamo una presenza di circa 250 persone che, tutti i giorni, in città vivono in soluzioni abitative di fortuna –spiega -: non tutti sono privi di un tetto in senso letterale, ma con gli interventi messi in campo speriamo vivamente quanto meno di ridurre i rischi e i danni per chi, fra loro, vive una situazione di maggiore difficoltà”.

Il dormitorio d’emergenza da dieci posti realizzato nei locali della Misericordia, infatti, va ad aggiungersi a tutte le misure dell’emergenza freddo già in campo da quasi tre mesi: dalla fine di novembre i posti all’asilo notturno di Porta a Mare sono passati da 28 (di cui quattro per le emergenze sanitarie) a 34, il massimo consentito dalla struttura, e sono al completo. In giro per le strade della città, nei luoghi d’incontro e aggregazione delle persone senza dimora, c’è l’unita di strada. Due operatori per turno al lavoro tutti i giorni lavorativi dalle 14 alle 19 e il sabato e la domenica dalle 18 alle 21 che svolgono sia un’opera di orientamento verso i servizi di presenti sul territorio e di monitoraggio delle situazioni più critiche che di aiuto diretto: in quasi tre mesi sono stati consegnati 42 sacchi a pelo termici, adatti anche alle temperature più rigide, e 60 coperte. Sono sempre loro pure che distribuiscono per strada i pasti caldi lunedì, martedi, giovedi e venerdì sera mentre il mercoledi provvede l’associazione “Amici della Strada”. Ogni volta ne sono distribuiti circa una trentina che vanno ad aggiungersi a 34 somministrati all’asilo notturno di Porta a Mare e ai circa altrettanti della mensa serale Caritas di Santo Stefano Extra Moenia. E’ sempre l’unità di strada, poi, che da giovedi sera informa anche le persone senza dimora della nuova struttura del Cep e, se interessati, li invita a raggiungere l’area di fronte all’ex Annona. Il resto lo fanno i volontari di Cisom, Croce Rossa e Pubblica Assistenza: un’associazione per turno ogni sera che s’incarica di assicurare il servizio navetta dal centro fino al Cep. I volontari della Misericordia, invece, garantiscono la presenza nella della struttura dove possono trovare ricovero anche gli animali domestici (soprattutto cani) da compagnia, spesso amici inseparabili di tanti senza dimora”.

Di giorno, invece, si lavora per risistemare i locali dell’ex Annona della Polizia Municipale: “E’ un immobile inserito nel piano delle alienazioni ma in attesa di un acquirente lo consegneremo alla Società della Salute perché lo utilizzi per l’emergenza freddo, come è accaduto lo scorso inverno, e per le altre attività d’integrazione sociale in un’area particolarmente delicata e sensibile della città come quella della Stazione e dintorni – spiegal’assessore comunale ai lavori pubblici Andrea Serfogli -. I lavori da fare non sono molto rilevanti e, dunque, nell’arco di pochi giorni sarà a disposizione della SdS”. La destinazione immediata c’è già: “Intanto lo utilizzeremo per aumentare ulteriormente i posti letto a disposizione dell’emergenza freddo – dice la Presidente della SdS Capuzzi -: nelle due stanze, infatti, saranno ricavati altri otto posti letto e sei rimarranno, comunque, alla Misericordia. In tutto dunque avremo 14 posti che andranno ad aggiungersi ai 34 dell’asilo notturno per un totale di 48. Un bel balzo in avanti, molto utile soprattutto nei periodi, come questo, di grande freddo”.

Fondamentale, come sempre, è e sarà il ruolo del volontariato. Della Misericordia che tiene aperta e vigila sulla struttura del Cep, ma anche di Cisom, Croce Rossa e Pubblica Assistenza che assicurano un servizio navetta con supplemento di umanità. “Non solo siamo ben contenti di questo servizio che svolgiamo da due anni in occasione dell’emergenza freddo, ma ci piacerebbe incrementare ulteriormente il nostro impegno sociale – dice il commissario della Misericordia di Pisa Enrico Dini -: purtroppo, infatti, l’impegno nel servizio di emergenza sanitaria ci assorbe così tanto che spesso rimane poco tempo per fare altro. Per questo auspichiamo e c’impegneremo per far sì che questo non sia un intervento straordinario ma diventi l’inizio di un nostro maggiore coinvolgimento in quelle che, noi nella Misericordia chiamiamo le opere di carità”.

Non ha dubbi nemmeno Daniele Gallea, capo gruppo del Cisom di Pisa: “Come Corpo Italiano di Soccorso dell’Ordine di Malta siamo grati di essere stati chiamati dalla Società della Salute al piano “Emergenza freddo” – ha detto -. Solo attraverso la sinergia delle organizzazioni di volontariato presenti sul territorio, infatti, si possono concretizzare obiettivi importanti come questo servizio straordinario di accoglienza notturna destinato alle persone senza dimora, in un momento climatico così difficile”

Sulla stessa lunghezza d’onda Antonio Cerrai, presidente del Comitato pisano della Croce Rossa: “Esserci è semplicemente un dovere per una realtà come la nostra – dice -. Anche a Pisa ci sono persone che vivono in strada ed è in arrivo una perturbazione particolarmente rigida che potrebbe avere delle ripercussioni significative pure sulle loro condizioni di salute. Dare una mano ad allievare un po’ di sofferenza, magari portando anche un pizzico di calore umano, è semplicemente un atto dovuto”.

Non tentenna nemmeno Marco Lo Cicero, direttore della Pubblica Assistenza di Pisa: “Come mai ci siamo anche noi? Semplice: perché in situazioni d’emergenza come questa non potremmo essere in nessun altro posto e servizio. Ci sono persone che hanno bisogno di una mano ed essergli accanto e vicine è doveoso”.

In media, come detto si stima che a Pisa nel 2017 i senza dimora stabilmente presenti sono circa 250, un terzo dei quali italiani e due terzi stranieri, anche se in tutto le persone incontrate nell’arco dei dodici mesi sono state circa 800. Le donne sono il 15% del totale. L’anno scorso l’asilo notturno di Porta a Mare ha rilasciato, in tutto, 563 buoni per dormire: 2100, invece, le docce effettuate e 1708 i kit per l’igiene distribuiti. Il servizio di lavanderia è stato utilizzato 550 e, complessivamente, sono stati distribuiti 9.500 pasti nell struttura e sei mila in strada.

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