Il comunicato della Società della Salute – Sono state posizionate giovedì, nel parcheggio A dell’Ospedale a 600 metri dal Pronto Soccorso, le strutture temporanee con 16 posti letto che accolgono i senza fissa dimora. Ogni struttura è divisa in tre stanze, le due stanze all’estremità hanno 2 letti ciascuna e la stanza centrale ha 4 letti. Ogni stanza è fenestrata e con il riscaldamento. I letti non sono brandine, ma tutti con reti e materassi. Le lenzuola vengono cambiate ogni giorno e così anche le pulizie vengono fatte quotidianamente. Tra le due strutture sono posizionati 4 bagni chimici. Le strutture sono presidiate tutta la notte dai volontari della Croce Rossa, dagli operatori della Società della Salute e dalle guardie giurate. Tutto si sta svolgendo senza problemi.
«Un particolare ringraziamento va agli operatori sociali delle cooperative “Il Simbolo” e “Il Cerchio”, che in questa situazione fanno valere la loro esperienza e professionalità costruita nel corso degli anni con il progetto Homeless» spiegano Sandra Capuzzi, assessore al sociale del Comune di Pisa e presidente della Società della Salute e Giuseppe Cecchi, direttore della Società della Salute. Pisa infatti, nel corso degli anni, ha costruito una rete di servizi per aiutare i senza fissa dimora: dal 2009 in via Conte Fazio è attivo un dormitorio con 30 posti letto a cui se ne aggiungono 4 per le emergenze sanitarie aperto tutte le notti. Gli operatori di strada quotidianamente monitorano la situazione nella città distribuendo pasti caldi e, nel periodo invernale, sacchi a pelo e coperte. Il dormitorio è aperto inoltre anche il giorno: lunedì e giovedì dalle 14 alle 18.30 come punto PAAS (accesso gratuito a computer e Internet, servizio usato principalmente per cercare lavoro) e nei giorni di lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 7.45 alle 11 come sportello di ascolto e aiuto con un assistente sociale, un educatore e due operatori. A occuparsi di questi servizi, per conto della Società della Salute, sono le cooperative “Il Simbolo” e “Il Cerchio”.
«La situazione al Pronto Soccorso è stata affrontata con un tavolo in Prefettura a cui hanno partecipato tutte le istituzioni, ognuna con le loro competenze e professionalità. La soluzione trovata, che ha carattere temporaneo, ha trovato l’accordo di tutti. Grazie alla collaborazione tra operatori sociali, guardie giurate e forze dell’ordine è stato possibile lasciare i locali del Pronto Soccorso disponibili per le emergenze sanitarie, aiutare i senza fissa dimora che hanno bisogno e allontanare alcuni delinquenti che si aggiravano nel Pronto Soccorso – continuano Sandra Capuzzi, e Giuseppe Cecchi – Ora fondamentale sarà pianificare insieme altre istituzioni, una soluzione di organica, partendo dal protocollo di intesa tra SdS, Aoup, Asl 5 e Questura che fu redatto nel 2006 per la situazione del pronto soccorso (allora era al Santa Chiara). Su questo, già abbiamo convocato un tavolo la prossima settimana»